mercoledì 14 agosto 2013

il risentimento...anche no!

ho cominciato ad amare la musica di vasco e il personaggio 'vasco' forse tardi...prima ho dovuto combattere qualche pregiudizio. mi ricordo solo che allora fui letteralmente illuminata da un'intervista del grande mollica a vasco...dove lui parlava del passato, la droga, le anfetamine, la galera....incitava gli ascoltatori a non ripetere le esperienze che aveva fatto lui, ammetteva i suoi errori e spiegava come da questi errori avesse imparato cose importanti. così ho iniziato a seguire la sua musica, la sua storia, riascoltandomi le interviste di mollica...tutte eccezionali dal mio punto di vista. piccoli capolavori. oggi non potrei perdermi un suo concerto a torino o dintorni.....
non c'è sua canzone che mi lasci indifferente, che non mi faccia riflettere su qualche cosa....anche piccola. 
sono di parte? ok: per me è l'unico cantante che abbia saputo rendere la depressione, le paure, l'ansia nelle sue canzoni, con una potenza tale da sentirmene parte.
ed è riuscito a farlo secondo me perché ha ammesso con grande umanità e sincerità di esserci dentro lui stesso: ha dichiarato la sua vulnerabilità...il rocker di zocca! già uno che si definisce una rockstar ovvero il rocker di zocca....non può che attirare la mia assoluta simpatia! viva il Kom:-)
non potrei mai stabilire quale sia la canzone sua che io preferisco...'le preferisco tutte' a modo loro!
oggi riascolto 'io no'...eccola qui: IO NO!
e i pensieri, sul pezzo
quando penso a come
mi hai preso in giro pero'
non capisco come
che cos'è che tu e un'altra no
io no io no io no
io non ti perdonero'
io no io no vedrai che...
io no io no io no
io non ti perdonero'

vanno subito al risentimento e a quanto e a quanto intensamente io abbia vissuto risentimento nei miei primi trent'anni di vita. con la consapevolezza di oggi, so che allora non avrei potuto fare diversamente. con la consapevolezza di oggi, mi spiace di aver perso molto tempo ed energie a coltivare il mio risentimento, ad aspettarmi un 'vai bene come sei' proprio dalle persone a cui non andavo bene per come avevo scelto di vivere! è che in fondo non ci credevo nemmeno io di poter andar bene così come ero...e ciò è stato estremamente logorante. e che altro risentimento nella mia vita...non lo voglio provare...grazie!

abbandonare il risentimento dal mio punto di vista non coincide necessariamente col perdonare (cosa peraltro a cui sono arrivata)....diciamo che lo vedo molto più vicino all'accettare...accettare che le cose siano andate in un certo modo e che con tutta probabilità non sarebbero potute andare meglio se ci fossimo impegnati di più....è che semplicemente le cose vanno anche un po' dove vogliono andare e noi...lasciamole andare...che non sempre possiamo dirigerle dove ci piace!

2 commenti:

  1. Vero Carla. Abbandonare il risentimento e' anche smettere di fare la vittima e trovare il modo per essere respons-abili... E' vero che le risposte arrivano quando sappiamo spostarci dalla schiavitu' del risentimento. E' anche vero che in alcuni momenti della vita non e' facile fruire dei propri strumenti, cosi' anche e' complicato abbandonare il risentimento lasciando spazio ad altri strumenti dandoci tempo per metabolizzare le sofferenze. E' vero che qualsiasi cosa ci capita non capita a caso: spesso le cose le cerchiamo noi, le creiamo noi, le scegliamo noi. C'e' un bellissimo libro di Marianella Sclavi che s'intitola : 'Arte di ascoltare e mondi possibili' dove la scrittrice parla del Cambiamento e fa notare che "non basta cambiare percorso, bisogna cambiare le premesse". zacris

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  2. bellissima a mio modo di vedere la frase sul cambiare le premesse, che ci hai regalato! mi ritrovo molto: in una parte della mia vita ho cambiato percorso senza cambiare premesse e mi sono ritrovata....praticamente al punto di partenza;-)

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